mercoledì 17 aprile 2013

Seadas di San Teodoro

Ecco, vorrei partire proprio da loro, le mie amate Seadas. Le assaggiai per la prima volta qualche anno fa in vacanza a San Teodoro ( nord-Sardegna ) e da quel giorno fu amore a prima vista!
La seada è uno dei prodotti Sardi di origini pastorali più conosciuti oltre i confini isolani. Un tempo si consumava come piatto principale perché molto ricca e le sue dimensioni erano della grandezza di un piatto. Questa delizia viene fritta in olio di oliva o di arachide, servita calda e annaffiata con dell'ottimo miele sardo.



Occorreranno:

300 gr farina di semola
100 gr farina 00
100 gr strutto
un pizzico di sale
400 gr formaggi fresco pecorino ( ottimo anche il "Dolce Sardo")
scorza grattugiata limone non trattato
Olio di arachide per friggere
Tanto miele ( se siete in Sardegna l'ideale è quello di Corbezzolo )

Per la pasta mischiare le due farine già setacciate in una ciotola, aggiungere lo strutto ammorbidito, il sale e acqua TIEPIDA q.b.. L'impasto dovrà risultare ben malleabile. Lasciarlo riposare 30 minuti.
Nel frattempo sciogliere il formaggio in un tegame, dovrà diventare una pasta filante. Quindi rovesciarla su carta forno e stenderla col dorso di un cucchiaio. Cospargere subito le scorse del limone e far intiepidire. Ora stendere l'impasto dello spessore di 3mm circa, diciamo la metà di un dito mignolo e con un coppapasta o una scodella ricavarne dei cerchi. Lo stesso procedimento si fa con la pasta di formaggio ( per ogni seada che andremo a comporre ci vorranno almeno 2 cerchi di formaggio ) quindi formare dei ravioloni far uscire bene l'aria e sigillare con i polpastrelli.
Ne usciranno all'incirca una decina. Friggere ad immersione per ogni lato non PIU di 1 minuto e mezzo dovranno dorarsi ma non diventare color nocciola. Sciogliere qualche cucchiaio di miele in una tegame con una scorza di arancia e tuffarvici dentro le seadas. Servire calde. Si conservano bene anche in freezer ( scongelarle prima di friggerle )!

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